Chiesa di Santa Maria della Sorresca
La chiesa di Santa Maria della Sorresca prende il nome dall’evento miracoloso in virtù del quale venne costruito l’edificio religioso: il 16 aprile 1513, infatti, un’immagine raffigurante la Madonna col Bambino posta nei pressi dei depositi di sorra (derivato della lavorazione del tonno) della famiglia Albito, operò un miracolo.
L’attuale chiesa venne costruita in forme barocche, forse su progetto di Andrea Lazzari, tra il 1617 e il 1635; venne arricchita con la realizzazione della cantoria, dell’altare maggiore e del confessionale, opere di Dionisio Lazzari e, alla fine del secolo successivo, di due altari laterali progettati da Pietro Paolo Ferrara.
La chiesa, chiusa al culto nel 1966, da allora, pur non essendo mai stata sconsacrata, è sede di saltuarie manifestazioni culturali.
L’esterno è caratterizzato dalla facciata, realizzata nel 1855.
L’interno, in stile barocco, è ottagonale, coperto con cupola.