Forte di sant’Andrea e resti dell’Appia Antica
In direzione di Fondi, nella gola di Sant’Andrea, è stato rimesso in luce e valorizzato un tratto dell’antico percorso della via Appia Antica. Qui, sui ruderi di una villa romana di età repubblicana (I secolo a.C.), sorgeva un forte che fu utilizzato da fra’ Diavolo nella difesa contro i Francesi nel 1798.
Nella valle di Sant’Andrea si trova uno dei tratti più suggestivi e meglio conservati dell’Antica Appia lungo la via Francigena del sud. Lungo i 3 km di percorso, ai lati della strada romana era presente una sorta di marciapiedi, tuttora visibile in alcuni tratti. Il lato a valle dell’itinerario era terrazzato con imponenti mura costruite a opera poligonale e lungo la strada si possono ancora osservare ciò che rimane delle costruzioni di difesa dai briganti e dei posti di blocco borbonici.
All’incirca a metà del percorso la via è dominata dal forte di Sant’Andrea, edificato sui resti di un antico tempio dedicato ad Apollo e di cui sono a oggi visibili le cisterne a volta all’interno dei terrazzamenti. La costruzione dell’edificio rispose all’esigenza di fortificare il passo, situato in una posizione strategica e delicata, in coincidenza con l’ingresso nel Regno di Napoli.
Nell’area si svolsero diverse battaglie, una fra più celebri riguardò lo scontro nel 1799, quando frà Diavolo impedì la penetrazione delle truppe napoleoniche nel Napoletano. In età tardoantica sui ruderi del tempio fu edificata una cappella votata a Sant’Andrea Apostolo, da cui prende il nome il forte e la valle.