Ex chiesa di Santa Lucia
La chiesa di Santa Maria in Pensulis, la più antica della città tutt’ora esistente, venne costruita nell’XI secolo ruotando di 90° l’orientamento di un edificio precedente di dimensioni più piccole, del quale inglobò la parete destra (convertita in facciata) e quella di fondo; nel XIII secolo furono edificate le volte a crociera gotiche.
Durante la permanenza a Gaeta di Ladislao di Durazzo, re di Napoli, e di sua moglie Costanza Chiaramonte, che soggiornarono insieme alla corte nella città dal 1387 al 1399, la chiesa svolse la funzione di cappella palatina.
La titolazione a Lucia di Siracusa si affiancò all’originaria a partire dal XV secolo per poi sostituirsi ad essa dal XVIII in poi. Nel 1646 e nel 1755 la chiesa venne restaurata: in tali occasioni venne decorata con elementi barocchi, demoliti nel 1934-1937, quando venne ricondotta ad un ipotetico stile vicino, ma più scarno, a quello originario.
Nel 1966 la chiesa venne chiusa al culto e sconsacrata nel 1972.
Internamente, nelle prime due campate della navata di destra, vi sono i resti della parete di fondo e dell’abside della chiesa altomedievale, ornate con affreschi realizzati a più riprese tra l’VIII-IX secolo e il XV. Esternamente, sul fianco sinistro, lungo via Ladislao, si apre un portale laterale, con protiro.